Altro, Emozioni

Quando il cuore scrive

Ombrellifera di campo

Scritto l’anno scorso, ritorno su questo articolo, da tanto tenuto nascosto, per pubblicarlo.
Eccolo.

È difficile tornare a scrivere qui. Molte volte avrei voluto ritornare e sempre ho desistito. So quando me ne sono andata e quell’ultima foto ancora presente in home mi scalda dentro, non vorrei andasse più via.

Rimanere legati ad immagini immutabili però è come non evolvere. A volte può diventare un modo per non cogliere e far sbocciare la pienezza delle stesse cose che vogliamo proteggere. Ricordi che rimandano ad affetti e desideri, a volte infranti. Ma da tutto può nascere ancora qualcosa, se glielo permettiamo, e questo qualcosa può essere potente ed arricchire di ulteriore significato un ricordo che altrimenti, nella staticità della protezione che vogliamo dargli, rischierebbe (o forse avrebbe la certezza) di opacizzarsi e non avere più la forza degna del suo valore.

E allora eccomi qui a scrivere, con l’intenzione di pubblicare. La parte più difficile, piccolo dettaglio tecnico per gli appassionati del dietro le quinte, spesso è la creazione della foto. Ma oggi non si parla di ricette o di viaggi: sono sicura che la foto la troverò, dovessi andare a scartabellare tra vecchie foto scattate e mai pubblicate.
E sì, la foto la voglio. :)

Sono qua perchè ho ritrovato vecchi pensieri, dai nemmeno tanto vecchi, che ho lasciato scritti in un semi-dimenticato file del mio pc. Siamo nel giugno del 2020 e poi nell’agosto dello stesso anno. Giorni un po’ tribolati, emotivamente, sia per ciò che stava accadendo a livello internazionale su questa Terra, sia per questioni più personali e specifiche del mio luogo e del mio tempo.

Non indugio oltre e lascio parlare questi pensieri che, rileggendoli non mi sono sembrati così scemi come ricordavo. Sperando che questa mia valutazione di oggi non sia dovuta a malesseri fisici di natura febbrile (perchè per l’alcol stasera non c’è scampo, non l’ho ingerito) e che possa essere lo stesso anche per voi. E sennò… sarà stata un’esperienza come tante e, nel caso si rivelasse necessario, insultatemi pure in privato (no dico, solo per non rendere questo luogo un teatro di conflitto, mica che, eh eh :).

Non dico quando tornerò a scrivere, perchè il periodo che sto vivendo mi sta mettendo a dura prova nell’incastro di tutte le task del giorno, delle settimane e dei mesi. Ma confido che uscirò anche da questo empasse che appare interminabile.

Alla prossima!

 

4 giugno 2020

ci sono affetti che non torneranno mai più
e ci sono affetti che in qualche modo ritornano, sotto nuove forme e modi
e lo sai che torneranno
ma quanto sembra impossibile, ogni volta che ne rimani sprovvisto, che veramente riaccada?

 

20 giugno 2020/1

Mi manchi,
chiunque tu sia.

 

20 giugno 2020/2

Ti cerco
e mannaggia…
ti trovo.

 

5 agosto 2020/1

Bassa,
suggestioni allogene,
ossimori e poesia,
fantasia e realtà.
Pampaluna
e Stella,
Le Favole
e Paradiso,
Bagnaria Arsa
e Belgrado.

 

5 agosto 2020/2

Luce tua,
luce mia.

 

Previous Post

You Might Also Like

No Comments

Leave a Reply


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.     Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi