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El Escorial, l’ennesimo patrimonio dell’umanità spagnolo

San Lorenzo dell'El Escorial, ragazze spagnole

Oggi parliamo dell’ultimo splendido posto d’incanto, chiaramente spagnolo, di questo “reloaded memories”, El Escorial, sede della splendida Residencia del Principe di Spagna con l’annesso monastero, anch’esso caratterizzato da un’architettura superba.

El Escorial, scorci

Monastero del El Escorial, scorci

Monastero dell'El Escorial, cortile interno

Se volete visitare lo splendido monastero e la Residencia del Principe state molto attenti agli orari e alle tipologie di biglietto presenti: tutto varia a seconda dei gruppi che formate (se siete più o meno persone) e della stagione in cui arrivate, in inverno ad esempio, avrete certamente meno ore per visitare questi monumenti dall’interno e di lunedì è sempre chiuso! I giardini del Principe che sono qualcosa di speciale in estate, non so sinceramente come appaiano con climi più rigidi, ciononostante ho già adocchiato qualche bella foto del monastero innevato e credo sia uno spettacolo anche in versione “frosted“. Se un giorno ci passo col gelo, di sicuro vi saprò dire. ;)

Fate poi attenzione agli orari delle messe e alla possibilità che venga celebrato un boda, ossia un matrimonio, nella basilica, pena il rischio di non poterla visitare, cosa che sarebbe veramente un gran peccato. Qui dentro infatti troverete un sacco di bei quadri di artisti anche famosi, una ricostruzione di un marchingegno ligneo di ingegneria antica particolarissimo e, non ultima, la stessa architettura della basilica.

Il resto del monastero porta con sé un sacco di posti interessanti da visitare con attenzione. Tra questi vi cito prima di tutto i piani bassi, che sono stati allestiti a museo, dove si trova conservata tutta la serie di attrezzi che sono stati utilizzati per la costruzione del monastero stesso e non solo, qui troverete anche i disegni originali di progetto del monastero.
Oltre poi alle camere e le cucine, chiaramente presenti in un monastero, troverete gli appartamenti dell’Infanta (morta prima del termine di lavori di costruzione) e del re Filippo, dove troverete il suo scrittoio e alcuni libretti con suoi pensieri, alcune stanze (tra cui le Salas Capitulares) con opere di artisti di rilievo tra cui il “Martirio di San Maurizio” di El Greco e altre tele di pittori come Velázquez, Tiziano, Tintoretto e il Veronese, per dirne solo alcuni.
Posto da visitare perché di importanza storica inestimabile e in fin dei conti anche per la sua imponenza e regalità (aggettivo non casuale), è il Panteón de los Reyes, il luogo dove giacciono tutti i re di Spagna (tranne pochissimi che decisero di essere sepolti in altro luogo), a partire dalla moglie di Carlo I, morta nel 1539. Quando si è in procinto di raggiungere il Panteón non è possibile non rendersene conto, il corridoio si trasforma, mentre scendete, sulle pareti della scala prendono forma degli splendidi ricami in oro su marmo scuro, e si viene toccati da una sensazione di freddo abbastanza particolare. Piano piano si raggiunge la cripta e ci si trova in una stanza circolare, anch’essa ornata di marmo scuro e oro, con alle pareti le tombe dei regnanti.
La biblioteca è un altro posto da non perdere assolutamente, i libri antichissimi ipnotizzano e anche la mobilia è splendida, la sfera armillaria (dicesi anche astrolabio sferico) e il soffitto sono tutti da mozzare il fiato e purtroppo infotografabili.

El Escorial, Residencia del Principe

Monastero di San Lorenzo

Da qui si possono visitare i giardini esterni, pieni di aiuole labirintiche dove non è possibile accedere, ma che fanno da cornice ai camminamenti sui quali invece si può transitare. Si tratta in fin dei conti di una splendida immensa “terrazza” da cui godere di una vista leggermente rialzata, sulla zona circostante e da dove, chiaramente, vedere il monastero in una prospettiva diversa di quella fruibile dalla strada. Complimenti ai giardinieri che credo abbiano il loro gran daffare a star dietro a questo infinito gioco di geometrie e colori!

Monastero, i giardini

Monastero, i giardini

In realtà questa non è l’unica meraviglia di cui potete godere qua a El Escorial: mancano ancora i giardini del principe e la famosa “sedia del re”, o in spagnolo Silla del rey, che secondo la tradizione Filippo II aveva fatto costruire e che utilizzava per vegliare sui lavori del monastero. Di sicuro da lì si può osservare l’intero paese di San Lorenzo del El Escorial e vedere come è elegantemente appoggiato sul versante di una montagna, la vista è molto bella e potete regalarvi un piacevole e romantico momento, soprattutto se avrete l’occasione di andarci sul far della sera.

Oltre a tutto questo vi consiglio anche di farvi un bel giretto in paese: bellissima cittadina che riserva diversi scorci interessanti e anche diversi baretti o ristorantini veri e propri da visitare. Prima di tutto attaccata al monastero c’è Calle Floridablanca dove potrete accomodarvi alle sedie dei uno dei vari chioschetti dislocati su tutta la via, ordinare una birra e farvi portare le classiche tapas “automatiche” del bar, difficile rimanere delusi.

Andando oltre e salendo alla prima scalinata che trovate, con tutta probabilità alla vostra sinistra, arrivate a una piazzetta con fontana, Plaza Jacinto Benavente. Da qui potrete salire ancora e eccoci, siete entrati nel cuore della cittadina. In uno spiazzo poco più distante, abbiamo trovato un posto speciale dove preparavano una tortilla de patatas veramente goduriosa (il posto vicino all’hotel di Toledo e questo locale se la giocano veramente bene!!!), che pensavamo potesse essere uno snack veloce ma, causa le inaspettate dimensioni della tapa, è diventato alla fine il nostro pranzo. :)

Chiaramente tutta questa zona è un brulicare di carinissimi baretti che offrono tapas di ogni tipo, quindi godetevela tutta e prendetevi tutto l’imbarazzo della scelta. Ah sì, da queste parti purtroppo i cacaos non vanno per la maggiore, ma il resto come già detto, si difende benissimo. ;)

Fontana e ragazze, El Escorial

Nei dintorni di San Lorenzo de El Escorial potrete vedere diversi allevamento di tori, costellati di alberi, nel bel mezzo del erba orami seccata dalla siccità tipica di questo periodo caldo.
Il posto è situato in una zona montuosa, quindi non stupitevi se troverete meno caldo che a Madrid, ma fino a che rimarrete nel paese di San Lorenzo non ci sarà rischio di doversi coprire troppo, state tranquilli. Se avete la fortuna di potervi muovere in auto, potrete raggiungere anche la già citata Silla del rey, splendido punto panoramico da cui vedere la cittadina dall’alto e prendervi (qui sì che sarà meglio portarsi un golfino :) delle splendide folate di vento in faccia, che di certo attendevate da tempo, in questa torrida gita spagnola! :P

La sera godetevi pure una cena al “Paseo”, splendido ristorantino dove assaggerete una marea di specialità spagnole preparate con dovizia e cura, dalla sangria alla morcilla (l’unica di tutte quelle provate in Spagna che non ho smesso di mangiare), dal gazpacho allo splendido jamon serrano.
Se terminerete qui la vostra serata state certi che non ve ne pentirete, il ristorante non è dei più economici ma nemmeno caro, e data la qualità di ciò che servono… andateci ad occhi chiusi! ;)

San Lorenzo de El Escorial, scorci e vista dall'alto

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11 Comments

  • Reply arnoldo 14/12/2013 at 22:48

    uno due tre… prova… prova

  • Reply arnoldo 14/12/2013 at 23:01

    quattro cinque sei… si sente?

  • Reply arnoldo 14/12/2013 at 23:07

    ok volevo provare la gestione commenti, cancelli pure questi tre commenti…

  • Reply arnoldo 14/12/2013 at 23:09

    ah scusi per la goffa intrusione e a proposito ha presente il vaso all’ingresso? Beh, non è infrangibile…

  • Reply Katia 15/12/2013 at 14:06

    Ciao Arnoldo, grazie per la citazione fatta sul tuo sito. Il vaso è ancora recuperabile.

  • Reply arnoldo 15/12/2013 at 23:30

    non deve ringraziarmi ma… quindi ha letto perlomeno la copertina: scommetto che continua a preferire la scorza…

  • Reply arnoldo 17/12/2013 at 19:40

    ok lo prendo per un sì e credo che nessuno voglia che lei cambi gusti (tantomeno io), solo una cosa: visto che mi sembra lei possieda una sensibilità animalista le suggerisco (e in realtà è il vero scopo della mia inelegante intromissione) di cercare “otarie” sul mio blog, se nemmeno questo le interessa me ne torno a quel paese

  • Reply Katia 18/12/2013 at 22:05

    Peccato che non si possa commentare sul suo blog, comunque mi è sembrato molto socio-politico il post sulle otarie, ma non capisco se si riferisca ad un argomento generico o a qualcosa di più specifico.
    A parte il caso in cui lei sia chi immagino, non capisco perché porre a me certe questioni. :)

  • Reply arnoldo 18/12/2013 at 23:55

    1-noto che è passata al “lei” e non so come interpretarlo 2-lo so che è da maleducati ma impedire i commenti è un ottimo anti-perditempo(visto cosa succede invece a lei?) 3-non ho mica capito cosa non ha capito… 4-in realtà mi sono imbattuto per caso nel suo blog e ho valutato che fosse adatta a esprimere un’opinione sulla validità, e a dire il vero anche sull’opportunità, di quello che scrivo (e chissà se troverei qualcun altro paziente come lei) 5-non so chi si immagini ma a questo punto è meglio non far nomi

  • Reply arnoldo 20/12/2013 at 20:13

    aspetti, non sia frettolosa, cos’è questa ansia di rispondere il prima possibile? Si prenda tutto il tempo che le occorre. La avverto che se trova imbarazzante farlo qui da lei possiamo spostarci sul mio sito, che ho reso più accogliente (come da lei auspicato), sperando di non dovermene pentire. Ehm, non si potrebbe cancellare tutti i miei commenti qui da lei? Sa, credo che potrebbero nuocere alla mia reputazione.

  • Reply arnoldo 01/01/2014 at 11:31

    ok ok, messaggio ricevuto, ricevuto forte e chiaro. Perciò: adiós! Passo e CHIUDO.

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