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Quando si torna ma c’è ancora tanto da dire…

Foto delle biciclette dell'Ayuntamiento di Valencia

Ciao ragazzi, beh alla fine siamo tornati a casa, ma mi manca ancora molto da raccontarvi quindi continuerò a parlare della Spagna anche qui dal Friuli…
Scusate se è tanto che non scrivo ma gli ultimi dieci giorni sono stati i più pressanti della trasferta e non ho avuto mai un momento per potervi comunicare qualche pensiero!

Quindi oggi qualche consiglio tecnico per i viaggiatori:

  1. BICI A VALENCIA: Il consiglio spassionato che mi sento di darvi se deciderete di visitare Valencia, è di usare prevalentemente metro e biciclette. Sììì avete letto bene, biciclette :):):). Vabbè a parte la mia grande passione per questo ecologico veicolo a due ruote, io, Omar, Riccardo e Alessandro siamo stati tutti entusiasti della possibilità di noleggiare le bici predisposte dall’Ayuntamiento di Valencia.
    In poche parole si possono fare abbonamenti settimanali, dando i propri estremi e il codice della propria carta di credito o di una qualsiasi card del circuito Mastercard (quindi una PayPal va benissimo, l’abbiamo anche testato) a una delle colonnine disseminate per la città e predisposte a fare l’accreditazione al servizio (non tutte lo sono, quindi prendetevi un po’ di tempo per studiarvi la cartina con la posizione geografica di tutte le colonnine). Dopodichè il comune di Valencia bloccherà sul vostro conto 150 euro, che non saranno utilizzabili fino a che non terminerà il periodo di concessione del servizio.
    Una volta fatta l’accreditazione, riceverete una tesserina con sopra un numero, questo sarà il vostro codice di riconoscimento per il sistema, quindi non fatelo vedere a nessuno. Ogni volta che dovrete prendere una bici, digiterete questo numero e il pin che vi siete inventati in fase di registrazione. Dopo i 50 "ok!" che darete e dopo aver digitato il numero di posizione della bici scelta, andrete a prendere la dueruote. Per disinserirla servirà schiacciare un bottoncino presente nel parcheggia-bici e poi tirarla stando attenti che non rientri, altrimenti sarà come averla riparcheggiata.
    Ultima cosa da dire, la prima mezz’ora è gratuita, appena sforate di mezz’ora andate a pagare 51 cent per tutte le mezz’ore fatte, quindi pagherete 1,02 euro. Sforata l’ora non ricordo più ma non vi consiglio di farlo. Questo meccanismo di pagamenti aggiuntivi servono a stimolare il ricambio delle bici, in modo da ridurre il più possibile l’inutilizzo dei veicoli e comunque tranquilli: è abbastanza facile cambiare bici entro mezz’ora.
    Queste bici le consiglio vivamente perchè permettono di visitare più velocemente la città potendo però godersela a pieno: se andate in metro di certo non ammirate il paesaggio urbano ;).
  2. METRO A VALENCIA: Quest’ultima la consiglio comunque per il semplice fatto che dopo aver percorso un lungo tragitto in bici che vi ha portato dall’altra parte della città (ad es. centro-spiaggia), il metodo più indolore è proprio quello di fare dietro front col mezzo sotteraneo, tanto quello che c’era da vedere l’avete visto prima ;). Inoltre la metro vi servirà di certo per andare dall’aeroporto al centro città.
    Consiglio di studiare bene i costi del biglietto singolo (3 euro) e di quello con 10 viaggi (10 euro). Ultima cosa: tenete presente che se siete in due o più potete riutilizzare lo stesso biglietto, che quindi non è nominale!
  3. RENFE: Sono le ferrovie dello stato in Spagna. Il treno è più costoso che in Italia ma di certo è comodo e pulito, quindi "W il treno!" per girare in Spagna.
  4. AUTOBUS: I paesi e le città sono quasi sempre molto distanti tra loro in Spagna, quindi gli autobus (o corriere per chi le chiama così), fanno tragitti anche molto lunghi e sono una valida alternativa al treno, anche perchè molto più economici. Ad esempio noi abbiamo fatto la tratta Albacete-Madrid spendendo 16 euro a testa anzichè 35. Si sta un po’ più schiacciati, ma alla fine il bagno c’è (non lo tengono chiuso come in Italia), la pulizia pure e potete guardarvi un bel film intanto che aspettate di raggiungere l’agognata meta.
    Piccola avvertenza: prendete i biglietti in anticipo, altrimenti vi capiteranno i posti più disparati, visto che l’autobus è molto utilizzato e nelle lunghe tratte parte sempre completamente carico!
  5. METRO E TRENO A MADRID: a Madrid hanno rinnovato le vie di comunicazione e adesso la metro e e il treno si prendono anche in stazioni comuni, cosa di una comodità super. Ad Atocha per esempio potrete prendere sia la metro, sia il treno della Renfe Cercanias (quello con mete non molto distanti dal centro di Madrid, come ad esempio Guadalajara o El Escorial, dove eravamo noi) sia il treno per medie e lunghe percorrenze (per esempio con questo siamo andati a Toledo).
    Bene state attenti ad alcune cosette: i biglietti si comprano sia alle macchinette che dagli operatori umani (in alcuni casi). Quelli per viaggi singoli hanno una durata di qualche ora dopodichè ne dovrete comprare uno nuovo e soprattutto dovrete usarlo nella stessa stazione in cui lo avete preso altrimenti non risulterà valido e voi …perderete il giro o sarete costretti a acquistarne un altro, come è successo a noi!
  6. CARTINE GRATUITE E GIRI TURISTICI A TOLEDO: noi non le abbiamo viste perchè ormai ne avevamo comprata una in stazione, ma le cartine gratuite le dovrebbero dare in un ufficio dell’Ayuntamiento, un monumento davanti alla cattedrale, sempre se riuscite a raggiungerla. Un modo per capire come arrivarci è spendere 20 euro per l’autobus turistico che vi porterà a vedere la città da fuori (percorso difficilmente fattibile a piedi, dato che si tratterebbe di strade non ben attrezzate per il passaggio pedonale), vi permetterà di avere una guida che vi accompagnerà fino alla cattedrale (il monumento più bello di Toledo e probabilmente tra i migliori della Spagna), vi dirà dove si prendono le cartine :) e vi spiegherà un sacco di cose sulla cattedrale durante la visita compresa nel biglietto.
    Consiglio: il giro turistico è da fare appena arrivati a Toledo, man mano che passa il tempo perde la sua vantaggiosità.
  7. AEROPORTO DI VERONA: il bus navetta che porta dall’aeroporto alla stazione dei treni costa 6 euro a testa per coprire solamente un tragitto di 10 km. Dal momento che ci sono i taxi, provate a chiedere quanto costa andare in stazione con loro, soprattutto se siete in due o più potrebbe convenire di gran lunga! Noi non l’abbiamo fatto, ma per favore non chiedeteci perchè… ^^'
    Tra l’altro le macchinette per fare il biglietto sono esattamente davanti alla fermata del bus e se per caso vi tornano un resto sbagliato, non sperate che il controllore del bus (che vende anche lui biglietti) vi ritorni qualche soldino. La sua unica risposta sarà: "Strano, dà sempre il resto giusto!". Poi quello che penserete voi sarà: "Bentornati in Italia!"
  8. BIGLIETTI TRENITALIA: da qualche tempo esite il biglietto self-service. Insomma comprate il biglietto in Internet, poi lo stampate o vi portate dietro il tablet, lo smartphone o un supporto cartaceo qualsiasi con su scritto il numero di serie del vostro viaggio e una volta in stazione stampate il classico biglietto semplicemente inserendo questo codice nella macchinetta apposita.
    Il metodo era utilizzato anche dalla Renfe spagnola e bisogna dire che è molto comodo, quindi consiglio di usarlo, dovrete solo essere 10 minuti prima in stazione.
  9. TRENO FRECCIABIANCA: Pulizia paragonabile a quella dei treni spagnoli, quindi buona. Spero solo che non fosse un’illusione generata dal colore blu scuro della tappezzeria! :P Altamente sconsigliato salire quattro vagoni prima di quello indicato dal biglietto, soprattutto se avete centomila bagagli enormi :)

Servizio Valenbisi di Valencia - foto delle bici

Spero che questa carrellata vi possa essere d’aiuto nel caso vogliate fare qualche trasferta.

Ah vi avviso che fra poco arriverà la ricetta di una delle mitiche zuppe fredde spagnole: quale sarà? Gazpacho, salmorejo o ajo blanco? A chi indovina, un assaggio comodamente seduto su una sedia di casa mia! ;)

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6 Comments

  • Reply Alessandro 17/07/2012 at 14:54

    Gazpacho!! Ho vindo quacche cosa?

  • Reply Katia 23/07/2012 at 16:22

    PEEEEEE!!! Risposta sbagliata! Ho appena pubblicato la ricetta. ;)

  • Reply Federico 25/07/2012 at 00:53

    Io le bici a noleggio le ho prese a Santander piú volte. Il primo anno erano completamente gratuite e delle bici vecchie ma funzionanti. L’anno seguente hanno cambiato le bici con bici nuove e con il sistema di noleggio elettronico, bisognava lasciare una caparra di 150€ con la carta di credito e poi la potevi usare quanto volevi. L’anno dopo oltre alla caparra hanno aggiunto una spesa di qualche euro alla ora di uso ed a seconda dei giorni di uso. L’anno dopo mi sono portato la mia bici e ho risolto tutti i problemi!!!

  • Reply Viaggi in… foto | Un’altro patrimonio dell’Umanità? Eh sì! Apperò! 12/11/2013 at 23:40

    […] già dilungata diverse volte e quindi, per non annoiare con le solite informazioni, vi rimando a questo articolo che ho scritto un po’ di mesi […]

  • Reply Viaggi in… foto | Valencia – 3 10/10/2015 at 16:42

    […] anche pensando ai secondi piani per la colazione del giorno dopo ^^’, partiamo con le bici di Valenbisi alla volta del megagiardino valenciano, tra tutti gli spettacoli naturali immersi in una metropoli, […]

  • Reply Viaggi in… foto | Valencia – 2 11/01/2016 at 09:48

    […] del mercato e visto di sfuggita una chiesa lì vicino, prendiamo le nostre favolose biciclette e iniziamo il giro […]

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