Antipasti, Cucina

Con una mano di Buddha…

Bisogna dire che con la mano di Buddha si possono fare molte cose e non si tratta di una frase blasfema o che, voglio solo dire che da quando l’ho comprato, questo cedro deforme (per chi ignora la sua esistenza ne abbiamo parlato qui) è stato veramente un ottimo compagno in molte preparazioni culinarie degli ultimi giorni, con pochissimo dà un tocco veramente fresco e raffinato a qualsiasi piatto, così ho pensato di darvi una carrellata di spunti su come utilizzarlo.
Chiunque non trovasse la versione geneticamente malformata, può sempre comprarsi un cedro normalissimo, avendo però l’accortezza di eliminare la parte interna della polpa.

Ecco le ricette:

  1. Carpaccio di gamberoni e speck: Questo mi sa proprio di piatto da cenone di capodanno. Pulite i gamberi togliendo testa e carapace. Se volete fare in modo che rimangano “dritti” come da crudi, infilate uno stuzzicadenti nel corpo del crostaceo, tenete presente però che è un po’ difficoltoso eliminarlo dopo la cottura, e se non avete un po’ di pazienza rischiate di fare una frittata di mare :P
    Disponete delle fette sottilissime di speck vecchio di Sauris sul piatto appena prima di cuocere i gamberi in modo da non farli raffreddare troppo dopo quando montate il piatto, in alternativa uno speck dal sapore deciso, molto speziato e con la sua bella striscetta di grasso.
    Appena i gamberoni sono cotti disponeteli sul piattino di portata e cospargete il tutto con zeste di cedro, semi di sesamo nero e bianco, tante nocciole quante sono i gamberi, magari di Giffoni (oh, quelle avevo :) e tagliate grossolanamente e infine un bel giro di olio evo. Ps. per le nocciole: potete schiacciarle leggermente con un batticarne in modo da fare prima e ottenere un effetto disomogeneo ;).
  2. Crostini velocissimi: Prendete dei crostini (io uso i Buitoni e non ne conosco altri che siano simili a questi, ma voi fate pure coi vostri preferiti o con delle fette di pane sottili abbrustolite al forno :), formate una montagnetta di parmiggiano reggiano grattuggiato sulla superficie, meglio se molto stagionato in modo che sia molto duro e faccia dei filetti sottili sottili quando lo grattate, un pezzettino di cedro tagliato a mandolina e qualche goccia d’olio. Se volete potete provarli aggiungendo anche un pezzettino di salvia fresca. Da mangiare in un solo boccone.
  3. Fagioli con cipolla… special: Preparate i classici fagioli con cipolla, io lascio marinare la cipolla con limone, sale e pepe fino a quando non si è ammorbidita. Poi aggiungo i fagioli già cotti (quelli in foto sono Lamon :) …bbbbuoni!) e l’olio. A questo punto aggiungete anche le zeste di cedro e lasciate riposare un po’ prima di mangiare.
  4. Insalata al sapore di agrumi: Condite la vostra insalata preferita nel modo che prediligete aggiungendovi però qualche pezzo di buccia del vostro cedro. Quella che ho preparato io è questa: lattuga gentile, un po’ di pane raffermo, qualche olivetta nera a rondelle, una manciata di zeste di cedro, pinoli, il tutto condito con sale, olio e un condimento agrodolce preparato con un cucchiaino e mezzo di zucchero per ogni cucchiaio colmo di aceto.

Che dire ragazzi, vi aspetto stasera a Nimis Dai Suonati, alle 20.30 inizia lo spettacolo! ;)

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1 Comment

  • Reply adriana 21/11/2015 at 23:47

    il mio alberello, che coltivo ormai da parecchi anni, per la prima volta ha portato a maturazione due frutti. li ho tagliati a striscioline, canditi e ricoperti di cioccolato fondente, sono veramente ottimi e stanno finendo a velocità supersonica.

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