Cucina, La criticona all'attacco

Tè, thè o the? Mah… che dici te?

Sakura2000 - Mariage Freres

Che si scriva o the (la parola thè invece non mi convince molto sinceramente) di una cosa sono certa: guai se in casa manca! L’unico modo per me di non rinunciare alla caffeina infatti, è bermi una bella tazza di tè e così, pian piano, sono diventata una fanatica di questa bevanda millenaria, fino a organizzare diversi pomeriggi “all’inglese” con gli amici. Primi, tra tutti i tè di “alta qualità”, sono stati per me i tè della Twinings, poi è arrivata la scoperta della compagnia francese Mariage Fréres e da quella volta ho chiuso completamente i contatti con il famoso tè inglese: niente da fare ‘sti tè francesi sono veramente speciali.

Scoperti in un grazioso negozietto del centro udinese, me ne sono innamorata: le varietà sono tantissime e nonostante il livello elevato della qualità del prodotto, non è detto che si spenda tanto di più rispetto a quelli acquistabili al supermercato. Tenete presente che per i tè meno costosi, spendendo 4/5 euro vi potete portare a casa mezzo etto di prodotto col quale potrete prepararvi l’equivalente di una cinquantina di infusi o poco meno.

Per prepararlo dovrete come minimo utilizzare un colino o uno di quei filtrini di metallo appositamente pensati per questo genere di operazioni. Per i più precisini ci sono le bustine di tela, anch’esse non costano moltissimo, esistono infatti pacchetti da 30 pezzi al costo di 5€, pensate poi che le bustine sono riutilizzabili veramente tantissime volte. Ad ogni modo queste vi permettono di filtrare perfettamente il vostro tè, facendo in modo di non avere alcun tipo di residuo in tazza. Altra cosa da dire è che molti tè risultano abbastanza polverosi, lasciando quindi spesso dei residui all’atto dell’infusione, anche utilizzando i filtri classici di metallo (quelli a palla o i semplici colini). Tutto questo per dire che le bustine sono consigliatissime!

Ma passiamo ai tè: finora ne ho provati diversi, non mi dilungherò sui surrogati come il rooibos prima di tutto perchè non mi piacciono proprio per niente e in secondo luogo perchè comunque non sono nemmeno dei tè e oggi di tè si sta parlando.

Tè neri

  • Nil noir: sapori agrumati con punte limonose. Fresco e maggiormente adatto ai giorni meno rigidi. Da provare in infusione a freddo: basta mettere una dose raddoppiata in acqua fredda per almeno 7/8 ore. Di norma si prepara la sera prima e lo si trova pronto il giorno dopo, è un procedimento sfruttabile con tutti quei tè che non si rovinano ossidandosi, quindi a grandi linee con i tè neri.
  • Vanille imperiale: tè nero aromatizzato alla vaniglia, l’infuso risulta molto più amarotico di quanto faccia credere il suo profumo. Da usare con moderazione se non si amano i tè troppo forti. Da provare in infusione a freddo.
  • Wedding imperial: profumo di caramello e cacao, sentori vanigliati. Risulta più dolce del precedente e anch’esso da usare in quantità moderate. Da provare in infusione a freddo.
  • Marco Polo: la mascotte della Mariage. Difficile che questo tè non piaccia, sapore molto dolce, profumi di mela verde, vaniglia, zucchero, dal sapore fresco ma non troppo.
  • Nöel: tè tipicamente natalizio, aromatizzato all’arancia e spezie come la cannella, il chiodo di garofano e lo zenzero. Una volta diventato infuso, se usato in quantità modiche ricorda in parte il profumo del panettone, aumentando le dosi prevalgono i sentori di spezie.

Tè verdi e bianchi

  • Sakura 2000: tè verde aromatizzato alla ciliegia e fiori di ciliegio (in foto). Come tutti i tè verdi aromatizzati della Mariage Fréres non ha nessuna nota erbacea, quindi perfetto per quelli che non le apprezzano come la sottoscritta.
  • Sur le Nil: è il fratello verde di Nil noir. Agrumato anch’esso con punte limonose, più dolce nel sapore essendo un tè verde, ricorda l’acidulo allappante tipico di un karkadè ma la sensazione risulta meno marcata e quindi anche più gradevole. Sapore fresco e anch’esso adatto ai climi meno rigidi.
  • Paï Mu Tan Imperial: tè bianco non aromatizzato. Delicatissimo, va tenuto in infusione almeno 6/7 minuti, lascia una leggera mucillagine nell’infusione. Lo trovo il migliore dei tè bianchi che abbia provato. Il fratello meno pregiato, il Paï Mu Tan (ha lo stesso nome ma non è Imperial :), ha fortissimi sentori erbacei. Siamo già su un tè più dispendioso anche se non impossibile, costa 15€ l’etto, ma per gli amanti dei tè bianchi vale la pena.

Chai e rossi

  • Chandernagor: chai, può essere preparato come un tè e bevuto con zucchero e latte, ma la morte sua è prepararlo direttamente con il latte. Basta mettere la quantità deisderata nel liquido a freddo e scaldare fino a bollore. Lasciar riposare ancora 5/10 minuti e filtrare. A questo punto potete pensare di berlo così, zuccherato, aggiugnervi del caffè o del cacao. Uno spettacolo!
  • Pu-erh non millesimato: anche questo come il precedente è un tè di quelli particolari, da intenditori. Si tratta di un tè di alta gamma (sui livelli di prezzo del Paï Mu Tan o più, nel caso dei millesimati), sentori di terra, di sottobosco e di funghi. Il sapore è più dolce rispetto a quello del tè nero. Le versioni millesimate hanno profumi ancora più particolari, che ricordano profumi tipici, ad esempio, dei matcha o dei tè bianchi più pregiati. Caratteristica tipica del Pu-her è quella di poter essere riutilizzato una volta effettuata l’infusione, per una seconda volta, a patto di effettuare l’operazione entro una o due ore. Per i millesimati si parla anche di un maggior numero di riutilizzi.
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2 Comments

  • Reply Mara 27/03/2014 at 11:04

    Marco polo forever!!!
    In realtà sono quasi tutti buoni….quello col latte devi farcelo provare!!!

  • Reply Viaggi in… foto | Marmellata classica di fragole rivisitata 30/04/2014 at 16:34

    […] Il modo più semplice per me quindi di godermele a pieno è mangiarle in preparazioni che smorzino a sufficienza questa loro tipica acidità, quindi, ad esempio, condite con zucchero e limone oppure in marmellata. Quest’ultima soluzione è in genere quella che preferisco, magari servita su un bella fetta biscottata precedentemente imburrata e affiancando il tutto da un profumato tè verde ai fiori di ciliegio. […]

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