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Turisti, metro, musei e frastuoni

Paesaggio nel tragitto Albacete-Madrid in corriera

Ragazzi è il momento della svolta in questi racconti iberici che stanno per concludersi. Infatti ad Albacete ci siamo stati per un mese intero o poco più, ma dopo questo lungo periodo abbiamo dato inizio a un vero e proprio viaggio turistico: abbiamo visitato in una sola settimana tre splendide città, una di queste era la capitale Madrid, le altre più piccole ma non meno belle (anzi a dirla tutta forse anche più per certi versi) che sono San Lorenzo de El Escorial e Toledo, facilmente raggiungibili da Madrid grazie alla rete ferroviaria riorganizzata da poco.

Intanto parliamo del viaggio Albacete-Madrid: non l’abbiamo fatto in treno, ebbene no. É possibile infatti fare il tragitto in corriera e vi dirò che non è nemmeno poi così male per il costo che si deve affrontare. La pulizia, come in ogni mezzo pubblico spagnolo, è garantita, l’unica cosa che può turbare un po’ è il fatto che difficilmente troverete una corriera semideserta, il che potete immaginare che non vi concederà grande libertà durante il viaggio, dal momento che le poltrone di questi veicoli non sono paragonabili a quelle di un treno. Poco male comunque, potrete vedervi un film (in spagnolo chiaramente, non potete pretendere troppo :), arrivare entro orari ragionevoli (tre ore per Albacete-Madrid), avere un bagno che a differenza di come avviene in Italia sarà pure utilizzabile dai passeggeri (e quindi anche da voi ;) e pagherete circa €20,00, pochi se confrontati con i €45,00, se non più, per il viaggio in treno.
Perdonatemi i riflessi del vetro nell’immagine del viaggio che fanno molto “foto-da-gita-delle-superiori” ma stavolta non potevo proprio evitarli, a meno di non lanciarmi in atti vandalici che avrebbero costretto me e Omar a fare l’autostop fino alla capitale.

Plaza del Sol, Madrid

Plaza del Sol, Madrid

Una volta arrivati a Madrid ne potete vedere di ogni, le mete principali di interesse turistico sono tantissime: Plaza del Sol, Plaza Mayor (stupenda ma state attenti ai venditori di Paella per favore, nemmeno un turista che non conosce bene il piatto apprezzerebbe come lo preparano certi locali da queste parti), la Gran Via (l’arteria principale nonché la più caotica di Madrid), la Plaza de Toros, la stazione di Atocha, lo stadio Santiago Barnabéu, il Museo Nacional Reina Sophia, il Palazzo Reale (incredibilmente immenso), il tempio di Debod, il Parco del Buen Retiro, il Palazzo di Cristallo, il museo El Prado, il Real Jardín Botánico, Plaza de España, il Museo dell’America e l’arco di Trionfo. E scusatemi se ne ho tralasciati molti altri, ma stava diventando una lista un po’ troppo lunga… :)

Plaza del Sol, Madrid. Particolare.

Il punto di incontro con chi ci ha ospitato per tutti i giorni seguenti, fatta eccezione per le due notti a Toledo, era nel bel mezzo di Plaza del Sol, sotto la quale è situata una delle tantissime stazioni della metro. È stato bello rivederla, notare alcuni particolari dimenticati nonché alcune novità, come il punto, segnalato da un’iscrizione su pietra, dal quale partono tutte le strade principali della Spagna.

Madrid, particolare

Da qui ci siamo concessi una bella camminata per il centro di Madrid, rivedendo così diversi monumenti e vie visitate ormai qualche anno fa, in un precedente viaggio qui nella capitale e scoprendo anche nuovi punti d’interesse turistico che prima non conoscevamo, come l’arco di trionfo, il Museo dell’America e la Casa do Brasil che ha chiaramente attratto la mia attenzione. Questi posti si trovano in un parte già più esterna della metropoli, dove il brulicare di gente si è attenuato e si può camminare tra graziose aiuole e osservare dall’alto una delle principali autostrade che portano dritte a Madrid.
Qui non abbiamo visitato alcunché data l’ora, ma comunque la bella passeggiata ci ha permesso di notare un uccellino che si vede spesso in Spagna, mentre in Italia, pur presente, risulta più difficile da avvistare, la ballerina bianca.

Uscendo a piedi da Madrid, scorci di città

Casa do Brasil e Museo dell'America, Madrid

Il 7 luglio invece la giornata è stata molto più difficoltosa, giostrarsi con le nuove tratte della metro e incaponirsi a cercare di vedere quel preciso monumento che ci era tanto piaciuto (nel viaggio fatto diversi anni fa) è stato un mix di intenti fatale che ci ha portato a perdere più tempo che altro e a non goderci quelle poche ore di Madrid che ci rimanevano nel pomeriggio, quindi fate attenzione quando la visitate: se avete poco tempo, scegliete dei posti vicini tra loro e cercate di evitare anche solo una di queste magatraversate della città pensando che la metro vi permetterà di fare qualsiasi percorso vogliate con agilità. A meno che non pensiate di andare in un punto molto esterno alla città, in tal caso è chiaro che altri modi di gestire lo spostamento non ci sarebbero.

I posti che abbiamo deciso di visitare sono stati: il Museo El Prado, il Reina Sophia e il favoloso tempio di Debod.
I primi due si trovano abbastanza vicini tra loro e per essere visitati seriamente richiedono come minimo un giorno a testa, è anche vero però che personalmente vedere per 8 ore ritratti di uomini e donne importanti come accade al Prado, diventa un impegno a dir poco difficile da sostenere, e così, a meno che non siate degli stacanovisti di arti figurative e di musei, consiglierei una mezza giornata per visitare El Prado (che già non è semplicissimo :), durante la quale fermarsi di più sugli artisti e i quadri di maggiore interesse e sorvolare invece le cose che alla lunga troverete meno interessanti.
Attenzione, in tutto il trambusto che si creerà nel cercare di visitare ogni stanza di questo immenso museo, alle mostre temporanee che possono risultare una mezza fregatura (sempre nell’ottica del tempo a disposizione e della concentrazione che vi può concedere il vostro cervello in un tipo di visita come questa) e al piano interrato che nasconde non molte stanze ma che permette di vedere alcune sculture, cosa che dà un attimo di brio dopo tante tante tante tele.
D’altra parte, cercate di non perdervi assolutamente la stanza dedicata unicamente a Goya dove, almeno io, ho lasciato il cuore, dopo aver visto dal vivo opere dotate di profondissimo pathos come “3 maggio 1808” e “Saturno che divora i suoi figli”.

El Prado, Madrid

Altro posto da visitare è il Museo Nacional Reina Sophia, dove al terzo piano (se non ricordo male) trovate la sezione sulla guerra civile spagnola, e come forse avrete già capito, si ha la possibilità di vedere il monumentale e allo stesso tempo tragico quadro di Pablo Picasso, “Guernica“.

El Prado, Madrid.

Chiaramente tutto questo splendore artistico non è fotografabile e quelli che vedete in foto sono giusto due scorci di interni del Prado in cui la macchina fotografica si poteva usare senza essere messi alla gogna.

Tempio di Debod, Madrid

Tempio di Debod, Madrid. Particolare.

Potreste chiaramente organizzare una giornata intera in questi due musei ma la vedrei difficile da sopportare fisicamente, noi abbiamo visitato una parte molto ristretta del Reina Sofia perché in quei giorni, non ricordo per quale motivo, l’entrata era gratuita.
Molte sono le opportunità evitando di spostarsi troppo da quella zona, ma se dopo questa distesa visita a due dei più interessanti musei di Madrid decidete di rovinare tutto, passando il resto del tempo in metro e a cercare affannati il tempio di Debod, bene avete sbagliato tutto, anche se questo tempio dell’Antico Egitto regalato dall’Egitto stesso alla Spagna nel 1968, per il salvataggio dei templi operato, assieme a USA, Paesi Bassi e Italia, nel periodo della costruzione della diga di Assuan, è talmente bello da essere teatro di moltissimi set fotografici per novelli sposi. Fatevi piuttosto una bella camminata e raggiungetelo a piedi, noi con la metro non abbiamo fatto altro che incasinarci la vita.

Buona navigazione! ;)

In generale se avete di bisogno di organizzare un giro da queste parti vi consiglio di guardare questo sito. A proposito, se osservate per bene questo pdf noterete che Atocha si trova sulla linea numero 1; bene questa stazione, diventata famosa dopo il brutto episodio dell’attentato dell’11 marzo 2004, ora è stata abbellita con un carinissimo giardino tropicale che ospita anche una simpatica colonia di tartarughe d’acqua. Sono veramente carinissime e vi fanno proprio compagnia se dovete aspettare la coincidenza e non potete allontanarvi troppo dalla stazione.

Aiuola tropicale di Atocha, Madrid

Tartarughe ad Atocha, Madrid

Per concludere con le informazioni per i viaggiatori, consigli sulle prenotazioni dei biglietti:
– per cercare il vostro biglietto della corriera andate qui;
– per cercare il vostro biglietto del treno invece andate qui.

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2 Comments

  • Reply Omar 08/11/2013 at 21:20

    Certo se il posto affianco a te in corriera ė occupato da una persona che si è lavata una volta nell’ultimo mese il viaggio ė più piacevole. Da segnalare anche il wifi in corriera… Che ha scaricato 1 mega in 250km

  • Reply Mara 08/11/2013 at 21:24

    Sponge boooob!!!!

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