Cucina, La criticona all'attacco, Piatti

Da Caterina De Medici a noi e dagli scampi al salmone

Salmone alla luciferina

Si dà il caso che esista, in questo pezzo di mondo pesaggisticamente eclettico e costantemente umido che è il Friuli, un posto dove è possibile mangiare piatti di origine storica inseriti qua e là tra le varie portate che vengono proposte nel menu del giorno. Si tratta della Torre di Valvasone, cittadella medioevale ancora molto ben conservata e di sicuro parecchio evocativa.

Ho avuto il piacere di mangiare per la prima volta in questo locale, in occasione di un pranzo di matrimonio di due matematici, singolare se pensiamo che sono stata invitata in coppia con un altro matematico… :). Nonostante sia tornata di recente per occasioni meno sfarzose, ho avuto modo di provare un’esperienza molto simile e, non solo, in rapporto alla qualità e alla quantità di ciò che ho mangiato.. ho pagato veramente pochissimo.
Quello che mangerete lo decidono loro, voi dovete solo fermarli se iniziate ad essere troppo sazi. Sette antipasti, un primo, una bottiglia di vino bianco, un secondo con vino abbinato, tris di dolci anch’esso con vino abbinato, caffè alla fiamma e liquore digestivo il tutto per 40 euro a testa. In un’altra occasione il menù prevedeva due secondi e 6 antipasti, senza vini speciali in abbinamento e abbiamo speso 45 euro a testa.

La cucina non è la classica novelle cuisine da ristorantone che ti spenna, ma le ricette presentate hanno sempre quello spunto in più, quel tocco speciale che le rende dei piatti particolari e ben ragionati. Ad ogni modo non mancano le ricette audaci come il risotto al kiwi e 14 ingredienti o il pasticcio papalino coi funghi (ricetta storica quindi) dove si percepiva un vago sapore di cannella che, vi dirò, per quanto ami la cannella col salato, non avrei mai detto si potesse sposare così bene col sapore del misto di porcini, gallinacci, chiodini e quant’altro.
Grande posto che quindi vi consiglio e di cui vi lascio qualche link e le informazioni principali per raggiungerlo: Trattoria “La Torre”, Piazza Castello 11, Valvasone (PN) – 0434 898802.

Tra le tante ricette di origine medioevale ho avuto modo, moltissimi anni fa, di assaggiare un piatto ideato da Caterina de Medici, gli scampi alla luciferina: degli scampi sgusciati e avvolti da cavolo nero e sufficientemente piccanti. Da qui la ricetta di oggi, dove ho provato a preparare il salmone in un modo differente dal solito.

Salmone alla luciferina

Pulite il cavolo nero e tagliate dei filetti di salmone a striscoline ciocciotte (diciamo che devono essere grosse come un bel gamberone e lunghe circa 5cm, visto che la foglia di cavolo nero non è molto larga), spolverizzandoli poi con del peperoncino, per la quantità lascio le dosi al vostro gusto personale ;).
Stendete una singola foglia di cavolo da cui avrete eliminato la parte più legnosa, disponete all’inizio della foglia la striscetta di salmone e avvolgetela completamente. Fate così con tutto il pesce e salate.
Scaldate poco olio evo con dell’aglio in un padella e quando è caldo disponeteci gli involtini, dopo la scottata regolate il calore e cuocete da ambo i lati sfumando con un po’ di vino bianco (gli scampi della Torre, se ben ricordo, avevano subito una gran flambata davanti ai commensali divertiti). Cuocete qualche minuto perchè non si indrisca troppo il salmone.

Salmone alla luciferina prima della cottura

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