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Fiaccola a terra, ragazza con fiaccola e fuochi

Il 23 giugno è un giorno molto speciale, in tutte le città della Spagna si festeggia la notte di San Juan. Noi abbiamo avuto modo di vivere quest’emozione qui ad Albacete, nella zona della feria.

Cartello prezzi e churros

Inizialmente tutto sembra come le altre sere: tutti gli abitanti di Albacete sono riversati nelle varie tasche, dove dai più belli ai più brutti, dai più vecchi ai più giovani (e vi assicuro anche mooolto giovani), mangiano caracoles senza battere ciglio. Presenti anche i caratteristici churros da immergere in una buona e densa cioccolata bollente, anche nella versione ipercalorica con copertura di cioccolato fondente. Fiumi di birra e tinto de verano la fanno da padroni e anche noi ci sediamo per prenderci uno spuntino: chi un bocadillo, chi un casco de patata e chi solo cerveza.

Ad un certo punto arrivano! Una fiumana di gente che porta nelle mani delle torce di fuoco e cammina verso l’edificio della feria.

Albaceteni con le torce

Non sappiamo ancora cosa vadano a fare nei pressi della feria ma lo capiremo presto. Finito di smangiucchiare e bevuta un’ottima crema di orujo miel, è arrivata mezzanotte e così abbiamo seguito il nugulo di gente. A quel punto uno scoppio dà inizio allo spettacolo pirotecnico della serata che termina coi classici tre botti finali (tutto il mondo è paese… o forse, data la pericolosità dei fuochi artificiali, un segnale di valenza internazionale era d’obbligo :).

Mentre si cammina dove la processione è passata, si incontrano per terra alcune torce ancora ardenti. Gli spagnoli vogliono che si tenti di passare con un salto su almeno uno di questi resti infuocati in cui ci si imbatte. Tra i saltatori nelle foto vedete anche Omar che si diverte a calarsi in queste calde e ginniche tradizioni iberiche.

Ed ecco che si inizia a capire cosa fanno tutti questi albaceteñi che sorridenti trasportano migliaia di fiaccole: l’idea è quella di creare un grandissimo falò che scaccerà il maligno e terrà lontane le streghe. Ogni persona presente potrà contribuire a questo gesto alimentando il fuoco con quello che trova in giro. Si consiglia di evitare persone, cani e oggetti viventi in genere, preferendo invece i mozziconi di fiaccole rimasti a terra dopo la processione :) oppure, alla stregua del nostro capodanno, qualsiasi cosa vecchia di cui ci vogliamo liberare (e qui ribadisco: evitiamo persone di ogni tipo grazie! :).

Fiaccole della festa di San Juan a terra

Fuochi e fiaccole di San Juan ad Albacete

Finito il momento goliardo-metafisico iniziano le danze all’interno della feria di Albacete: qui un cantante super famoso (non in Italia però, cosa che ha causato la totale dimenticanza del suo nome da parte mia :) allieta le vite degli albaceteñi, mentre per la prima e forse ultima volta io e Omar osserviamo l’interno di questa costruzione che apre esclusivamente oggi e per sole altre due settimane di settembre.

Ripercorrendo all’indietro il tragitto della processione torniamo a dove eravamo all’inzio, ora però tutte le tasche stanno chiudendo, le bandiere appese ricordano che nel tardo pomeriggio ha giocato la nazionale spagnola e di aperto ci sono solo le giostre e le gelaterie, dove approfittiamo per berci un’orchata. Si tratta di qualcosa di estremamente simile all’orzata siciliana tranne che per un semplice ma fondamentale ingrediente: al posto delle mandorle viene utilizzata la chufa. Questa orchata ha un che di strano, inizialmente non appaga il palato, ma man mano che la si beve ci si abitua a quella texture leggermente farinosa e si inizia ad apprezzarla sempre più, anche per questo ho voluto riassaggiarla dopo il primo incontro a Valencia, di cui parleremo nei prossimi post.

Lampione Feria Albacete

Gente nella feria di Albacete

Albacete e la feria

Mulino e giostre

E così è terminata un’altra giornata ad Albacete, spero la prossima volta di parlarvi di tutto quello che si può mangiare qui nelle tasche davanti alla feria ma per ora direi che è arrivato il momento di salutarci. Mi spiace un po’ per la scarsa definizione di alcune foto, ma purtroppo la situazione richiedeva un utilizzo spinto degli ISO, abbiate pietà.

Come ultimo ricordo della notte più corta dell’anno, la luna poco prima che iniziassero le feste. Ciao ragazzi a presto! ;)

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3 Comments

  • Reply El Fede 16/07/2012 at 12:18

    Anche all’ El Escorial (Madrid) durante la notte di San Juan fanno un gran faló, invece di gettare i mozziconi di candele nella grande Grigliata si gettano dei piccoli pezzettini di carta dove ogni persona ha precedentemente scritto quello che vuole buttare o dimenticare del anno precedente. Non sono mai cose materiali. Si getta il foglio piegato piú volte nel fuoco e si salta con un audace salto acrobatico!! E come per magia tutte le cose brutte e che vuoi dimenticare del tuo passato svaniscono nel …….

  • Reply Omar 16/07/2012 at 21:14

    Nel????

  • Reply Viaggi in… foto | Prima di mettersi l’abito da sera 10/10/2015 at 16:41

    […] a voi, il Recinto Ferial. Questo normalmente lo trovate chiuso al pubblico, a meno che non sia il giorno di San Juan, passato da poco ormai (si festeggia il 23 giugno), oppure il mese di settembre, mese in cui le […]

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